Ruggito blaugrana al Bernabeu e Liga riaperta dopo un “Clasico” da cineteca. Il Barça riesce a reagire dopo l’eliminazione in Champions per mano della Juventus rilanciando le proprie ambizioni in campionato grazie al successo in rimonta nel “Clasico” firmato da un capolavoro finale di Messi, che non segnava al Real da cinque sfide e sale a quota 23 centri. I Blancos pagano i numerosi errori in fase conclusiva e l’espulsione nel finale di Ramos, protagonista di un fallaccio sulla Pulce (ferito nel primo tempo da una gomitata di Marcelo). Incredibile il finale, con il gol vittoria giunto al 92’ dopo il momentaneo 2-2 di James all’86’. Aggancio in vetta consumato, anche se il Real deve ancora recuperare la partita a Vigo contro il Celta. Ma le ultime cinque giornate in calendario saranno un serrato testa a testa.
Messi festeggiato al Bernabeu. Afp

Messi festeggiato al Bernabeu. Afp

squillo real — Come due pugili sul ring, senza paura e (quasi) senza esclusione di colpi. Real e Barça se la sono giocata all’ultimo respiro premendo subito sull’acceleratore. Il Real con la BBC al completo, i blaugrana invece con Alcacer al posto dello squalificato Neymar in un primo tempo segnato dal bruciante avvio madridista. Solo Real infatti nei primi 15’, con tanto di rigore negato a Ronaldo (sgambetto di Umtiti al 2’) e due buone occasioni sprecate da Benzema e dallo stesso CR7. I blaugrana hanno invece faticato a ingranare, subendo forse il contraccolpo psicologico dell’eliminazione in Champions. Quasi inevitabile che, a forza di spingere e sfiorare ancora il vantaggio con Modric e un pimpante Ronaldo, i Blancos siano riusciti a passare al 28’ sugli sviluppi di un calcio d’angolo: palla di Marcelo sul secondo palo per il solito Ramos, deviazione sul palo e facile tap-in di Casemiro, il più lesto ad avventarsi sul rimpallo.
messi risponde — Lo svantaggio è però servito da sveglia per un Barça fino a quel momento “orfano” anche del miglior Messi, complice una dolorosa gomitata di Marcelo (non ravvisata dall’arbitro) con conseguente, copiosa fuoriuscita di sangue dalla bocca. Un duro colpo che non ha comunque impedito alla Pulce di confezionare il pareggio al 33’ con una giocata capolavoro: palla al limite dell’area, slalom a velocità supersonica tra Modric e Carvajal e preciso sinistro rasoterra sul palo più lontano. L’invenzione di Messi ha anche cambiato l’inerzia della sfida, con un Barça finalmente reattivo e capace di far girare palla con la giusta rapidità, tanto da costruire due grosse palle gol sprecate di un soffio dal fuoriclasse argentino (clamoroso il tocco fuori al 48’ su un’uscita a vuoto di Navas).
BOTTA E RISPOSTA — Pieno di emozioni e continui botta e risposta anche nella ripresa, nonostante i piani di Zidane si siano tremendamente complicati al 38’ a causa di un infortunio muscolare a Bale, probabilmente vittima del riacutizzarsi al problema al polpaccio appena risolto. Senza nulla da perdere, i blaugrana se la sono giocata a viso aperto prestando ovviamente il fianco alle ripartenze avversarie. Ma la scarsa mira di Benzema e i riflessi di Ter Stegen (prodigioso al 55’ su un colpo di testa da due passi) hanno contribuito a mantenere l’equilibrio tanto quanto lo strepitoso volo con cui Navas ha negato il gol a Piqué al 59’. Ancora decisivo il portiere madrileno con una grande parata al 69’, a tu per tu con Suarez. Poi, in un finale incandescente e dai continui ribaltamenti di fronte, spazio anche per un clamoroso errore a porta vuota di Ronaldo (67’), un potente sinistro di Messi respinto a fatica da Navas (70’) e un velenoso sinistro di Asensio neutralizzato in tuffo da Ter Stegen (72’).
SUPER MESSI — Chi non ha sbagliato, al 73’, è stato invece Rakitic, che ha gelato il Bernabeu con un sinistro a giro sul palo più lontano. Un gol da incorniciare quello del croato, che ha inevitabilmente costretto i Blancos all’assalto, però senza l’apporto di Sergio Ramos. Il difensore andaluso ha infatti perso la testa guadagnandosi il rosso per un’entrataccia su Messi. Il Real ha incredibilmente trovato la forza di reagire, merito anche dell’ultima mossa di Zidane, ripagato dall’inserimento di James con un preciso sinistro sotto porta su assist di Marcelo per il 2-2 che ha resuscitato il Bernabeu. Ma è stata un’illusione, perché Messi ha trovato la forza di estrarre un’altra magia dal cilindro per firmare il definitivo 3-2 al 92’ con una fulminante rasoiata di sinistro sul primo palo. Liga riaperta e Barça ancora vivo.