Sam Querrey, 29 anni GETTY

Sam Querrey, 29 anni GETTY

Lo scorso anno Novak Djokovic e quest’anno Andy Murray. Per il secondo anno consecutivo Sam Querrey cancella dal torneo il campione uscente di Wimbledon e numero 1 del mondo in carica. E’ questo il responso del primo quarto di finale con cui il bombardiere di San Francisco si è imposto sullo scozzese per 3-6 6-4 6-7 6-1 6-1 in 2 ore e 42 minuti. Finisce così il sogno dei britannici, di avere dopo Johanna Konta anche un secondo rappresentante in semifinale, come accaduto l’ultima volta 50 anni (era il 1967) con Roger Taylor e Ann Jones. L’avvio è tutto per Murray che approfitta della partenza diesel di un Querrey senza prime e con un rovescio tutto da calibrare. I primi 7 punti dell’inconro sono per lui, poi primo ace dell’americano che però non evita il break. La partita non decolla, lo spettacolo latita fino al 5-3 quando Querrey tenta di darsi una svegliata attaccando in contro tempo Murray per poi chiudere con una pregevole volèe di rovescio. Ma è troppo tardi e il set va all’idolo dei locali. Nel secondo set Querrey va ancora in affanno; salva 3 palle break di fila nel settimo game, ma si arrende alla quarta. Murray va a servire avanti 4-3, ma dopo 57 minuti lo scozzese offre al rivale la prima palla break del match. Sam ringrazia, la sfrutta e torna in partita salendo rapido 5-4. Il momento no di Murray prosegue ancora; il suo rovescio non è più preciso come all’inizio e Querrey ne approfitta: sul primo set point Querrey sbaglia con il rovescio, ma sul secondo va a segno con un bellissimo rovescio incrociato. Querrey però perde subito a zero il primo turno di battuta del terzo set e Murray mantiene il vantaggio fino al 5-4. Quando però va a serivire per il set, perde lucidità e l’americano ne approfitta per raggiungerlo e trascinare la sfida al tie break. Qui però il bombardiere di San Francisco becca due mini break, va sotto 6-1, recupera fino al 6-4, ma l’ultimo punto è dello scozzese che sale 2 set a 1. Il colpo di scena però è dietro l’angolo. Svuotato di tutte le energie, Murray il claudicante cola a picco perdendo 12 degli ultimi 14 game dell’incontro. Per Querrey è la prima semifinale Slam della carriera che giocherà venerdì contro il vincente tra Marin Cilic e Gilles Muller. Andy Murray torna a casa e salva la prima posizione mondiale solo se Djokovic non vincerà il torneo.
LA PRIMA DI CILIC — Nell’altro quarto giocato in contemporanea sul campo 1, il croato Marin Cilic ha superato in cinque set il lussemburghese Gilles Muller, autore al turno precedente dell’eliminazione di Rafael Nadal: 3-6 7-6 7-5 5-7 6-1 lo score. La sfida è stata in equilibro fino alla fine del quarto, poi la maggiore attitudine del croato a match del genere ha avuto il sopravvento. Cilic è stato il primo a cedere la battuta, la prima volta sul 3 pari del primo set e poi ancora sul 5-3 lasciando scappare il buon Muller avanti un set a zero. E il lussemburghese ha mancato 3 palle break per salire avanti 5-3 e servizio nel corso del secondo set. Il croato ha reagito tirandosi fuori dalla palude e poi chiuso la frazione al tie break vincendo per 7 punti a 5 dopo essere stato sotto 4-2 e 5-3. Quando si profilava un nuovo tie break, Muller ha accusato un passaggio a vuoto e dopo 2 ore e 9 minuti ha ceduto per la prima volta il servizio mandando Cilic avanti 2 set a 1. Nel quarto set Cilic è stato per 4 volte a un passo dal fare il break: sull’1-0, sul 3-2 (2 volte) e sul 4-3, ma sul 5 pari Muller ha strappato la battuta a zero a Cilic allungando la partita al quinto set. Ma qui le energie di Muller sono evaporate e il croato ha potuto chiudere agevolmente per 6-1. Per Cilic è la prima semifinale a Wimbledon che cenra all’undicesimo tentativo dopo tre eliminazioni ai quarti di finale.