Cristiano Ronaldo. AFP

Cristiano Ronaldo. AFP

Tante luci ma anche qualche nube che si avvicina a grandi passi sulla Casa Blanca. Oggi a Madrid è tempo di festeggiamenti e celebrazioni per la terza Champions consecutiva, con tanto di bagno di folla in programma come da tradizione nel tardo pomeriggio spagnolo. Ma da domani toccherà fare i conti con un futuro che incombe, perché a Madrid non c'è l'abitudine a cullarsi sui trionfi e soprattutto perché le esternazioni di pezzi da novanta come Ronaldo e Bale dettano inesorabilmente l'agenda. Cosa ne sarà di CR7? Resterà il gallese? Come si muoverà Florentino Perez, in bilico tra la necessità di rinnovamento e l'obbligo di proseguire una striscia vincente già entrata nella storia?
ronaldo — Il primo nodo da sciogliere è proprio quello relativo al fuoriclasse portoghese, che dopo aver vinto la sua 5° Champions ha lasciato intendere di meditare l'addio a Madrid. Per restare, Ronaldo pretende il rinnovo a cifre faraoniche (si parla di una 40ina di milioni netti a stagione), ma la dirigenza per il momento ha fatto orecchie da mercante. Il dubbio è se restare comunque a Madrid o cercare qualcun altro disposto a garantirgli un simile ingaggio a 33 anni. La soluzione potrebbe essere confezionare un clamoroso scambio con il Psg, che prevederebbe l'approdo di Ronaldo in Francia e quello di Neymar in Spagna, ma le cifre in ballo sarebbero così astronomiche da rendere difficile ogni scenario. Di certo, al momento, c'è solo il mal di pancia manifestato dal portoghese proprio dopo aver sollevato la Champions a Kiev.
dietrofront? — Le parole di Ronaldo hanno inevitabilmente scosso lo spogliatoio e acceso la curiosità di media e tifosi, al punto da rubare la scena al trionfo dei Blancos. Ecco forse perché, nemmeno 24 ore dopo, lo stesso CR7 ha provato a spegnere l'incendio divampato, pur senza smentire quanto affermato a mente calda. "Ho sbagliato a dire quelle cose, probabilmente non è stato il momento il più opportuno. Non volevo togliere alcun merito a quanto fatto dal Real Madrid, che resta protagonista di un'impresa eccezionale, ma sono state parole dette in assoluta sincerità. In certi momenti - ha confidato Ronaldo - è difficile trattenere i propri sentimenti. Mi scuso per aver sbagliato i tempi, ma quando uno è onesto certe cose vengono fuori".
bale — Altra gatta da pelare è quella relativa al gallese che, dopo una stagione da comprimario, ha deciso la finale contro il Liverpool con due reti subentrando nell'ultima mezz'ora. Pur felicissimo per quella che ha considerato "la rete più bella di tutta la carriera", a fine partita Bale si è tolto qualche sassolino dalle scarpe ammettendo di esserci male per l'esclusione dall'undici iniziale. Difficile, quindi, che accetti di restare ancora a Madrid senza vestire i panni dell'attore protagonista, Panni che Zidane ha già dimostrato di non potergli/volergli garantire. Di sicuro il gallese ha mercato, ma resta da capire che intenzioni abbia la dirigenza, conscia di poter incassare un bel gruzzolo dalla sua eventuale cessione per partire con la rifondazione.
perez — Alla fine, tutto ruota attorno alla volontà di Florentino Perez, che ha costruito una squadra stellare capace di scrivere la storia con 4 Champions negli ultimi 5 anni. Ha speso tanto e ha vinto forse ancor di più, riuscendo peraltro a contenere gli investimenti negli ultimi anni. Per questo, qualsiasi decisione prenda sui due campioni sopracitati e sul rinnovamento da intraprendere, difficilmente troverà resistenza nella tifoseria.