Vince il Napoli, ma la Juventus fa festa, perché per il terzo anno consecutivo i bianconeri centrano la finale di Coppa Italia. Segna Higuain, non uno ma due gol, perché i fischi non bastano a rendere innocuo chi ha il gol nel sangue, e le sue due reti sono sufficienti per far diventare inutili i centri di Hamsik, Mertens e Insigne. Finisce 3-2 e il pubblico di sicuro si è divertito, perché stavolta abbiamo visto una bella partita. Prima in campionato, in finale di Coppa Italia e ai quarti di Champions: questa Juventus non si sazia mai ed è ancora in corsa per tutto.
FISCHI E DEDICHE — Tre giorni dopo il protagonista è sempre lo stesso: Gonzalo Higuain. Il San Paolo non si è ancora stufato di fischiare e in Coppa Italia ripropone la stessa accoglienza del campionato. Stavolta però il Pipita reagisce: prima con un applauso ironico verso la curva durante il riscaldamento, poi con indicando la tribuna, dove è seduto De Laurentiis. Un gesto che diventerà improvvisamente chiaro dopo la rete del vantaggio: è colpa tua, è il labiale di Higuain, che non esulta, così come aveva fatto in occasione delle due reti segnate al Napoli allo Stadium. E lo ripete dopo il 2-1.
DOPPIETTA — Il climax della serata è al 32' del primo tempo, quando la Juventus passa in vantaggio e complica i piani di rimonta dei padroni di casa. E' un'altra squadra rispetto a quella vista tre giorni fa, meno bloccata, consapevole che serve un gol subito per mettersi al sicuro. Allegri cambia più di mezza squadra, rimette Dybala dietro a Higuain, Cuadrado e destra e Sturaro al posto di Mandzukic; a centrocampo fuori Pjanic e dentro Rincon. Sarri risponde con Milik al centro del tridente, le altre novità sono Zielinski, Ghoulam, Diawara e Chiriches. Tra i pali torna Reina che non è immune da colpe sul gol del Pipita: sul tiro di destro che porta in vantaggio la Juventus era posizionato male, troppo a sinistra. Il Napoli a inizio partita aveva avuto una grande occasione con Callejon, ottimamente anticipato da Neto.
RIMONTA NAPOLI — Il vice Buffon è provvidenziale anche nel secondo tempo, quando interviene su Milik, ma poco dopo subisce il pareggio di Hamsik. E' ancora lo slovacco, autore dell'1-1 in campionato, a riaccendere le speranze di finale del popolo azzurro dopo 8 minuti del secondo tempo. La Juventus però reagisce e trova subito il nuovo vantaggio con il solito Higuain: cross di Cuadrado e destro imprendibile. Il tutto al termine di una bella azione bianconera: numero di Alex Sandro, palla che transita per i piedi di Dybala prima di arrivare al colombiano. La partita stavolta è bella e vivace: Sarri mette Mertens per Milik e al belga basta meno di un minuto per approfittare di un pasticcio di Neto e segnare il 2-2. Poco dopo arriva anche il 3-2 con Insigne e il Napoli sfiora anche il quarto gol con Pavoletti, ma l'impresa non riesce. Brutto episodio al fischio finale: durante la festa della squadra di Allegri, Dani Alves è stato colpito al petto da una bottiglietta lanciata dagli spalti, per fortuna senza conseguenze. Ora i bianconeri affronteranno la Lazio a giugno nella finale dell'Olimpico.