Dopo i primi 6 anni di “gavetta”, ora Nikola Vucevic è finalmente entrato nell’élite della Nba. Passata la festa del suo primo All Star Game in carriera, il 28enne montenegrino è già tornato a pensare ai suoi Orlando Magic, pronti per lo scatto nel finale di stagione per strappare un posto ai playoff.
Nikola Vucevic, 28 anni, è in Nba dal 2011. Ap

Nikola Vucevic, 28 anni, è in Nba dal 2011. Ap

qualità — “Ci ho messo tanto a convincere tutti delle mie qualità ma ce l’ho fatta – ha raccontato Vucevic dal podio delle interviste dell’All Star Game –. Ricordo che quando mi sono reso eleggibile per il Draft in molti nemmeno mi conoscevano”. I primi a dargli fiducia sono stati i Sixers, che hanno speso per lui la 16ª scelta del Draft 2011. L’avventura a Phila dura solo un anno: nel 2012 viene inserito nel maxi scambio che porta Dwight Howard ai Lakers. Lui finisce a Orlando, dove trova casa. Vucevic nei suoi primi sei anni coi Magic non ha mai deluso, ma non è mai riuscito a eccellere. L’accusa era di essere un centro “vecchio stile”, catapultato in Nba in un periodo di metamorfosi del gioco, coi lunghi sempre più dinamici, veloci e capaci di colpire dall’arco. Ma il duro lavoro ha dato i frutti. Vooch oggi è un All-Star (con tanto di partecipazione allo Skills Challenge) perché è stato capace di adeguarsi, migliorare ed evolversi. In questa stagione sta giocando il miglior basket in carriera: 20.5 punti col 52.1% dal campo e il 38% da 3, il tutto impreziosito da 12.1 rimbalzi e 3.8 assist a partita, massimo in carriera in tutte le voci. I 4 punti in 12’ per Team Giannis nella domenica delle stelle sono una felice parentesi. La sua mente, infatti, è già ai Magic: “L’unico mio obiettivo sono i playoff”.
magic — Nella città di Disney World la postseason è un sogno che manca dal 2012. Ma in questa Eastern Conference (a eccezione dei piani alti, terreno di battaglia per armate come Milwaukee, Toronto, Boston e Philadelphia) tutto è possibile. I Magic sono arrivati allo spartiacque della stagione con 5 vittorie consecutive, striscia più lunga degli ultimi 3 anni, che hanno dato fiducia alla squadra come afferma lo stesso Vucevic: “I successi comunicano sempre sicurezza. Non è vero che la pausa è arrivata in un brutto momento: ne avevamo bisogno per riprendere fiato e riorganizzarci prima di tornare al lavoro freschi per l’ultima parte di stagione”. I Magic di coach Clifford sono attesi da un esame di maturità lungo 23 partite: con Vucevic, finalmente All-Star a fare da trascinatore, la postseason è un progetto concreto.
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