Il podio del gigante: da sinistra Letinger (argento), Hirscher (oro) e il norvegese Haugen (bronzo). Epa

Il podio del gigante: da sinistra Letinger (argento), Hirscher (oro) e il norvegese Haugen (bronzo). Epa

Nel conto dei successi stagionali, Alexis Pinturault era in vantaggio 3-2 su Marcel Hirscher. In questa stagione l'uomo tranquillo cresciuto è cresciuto al rifugio di Stuhlalm, vicino a Annaberg, dove il padre lavorava, sembrava abbonato ai secondi posti (otto, contro 4 vittorie). Dietro a Kristoffersen in slalom, dietro a Pinturault in gigante. Il fuoriclasse austriaco però ha piazzato la zampata nella gara che conta: è suo l'oro del gigante mondiale. Hirscher, già in testa al termine della prima manche, ha chiuso con il tempo complessivo di 2'13"31, precedendo di 25/100 il connazionale Roland Leitinger (argento) e di 71 il norvegese Leif Kristian Haugen (bronzo), entrambi mai sul podio in coppa del Mondo. Nell'albo d'oro succede a Ted Ligety, fuori per l'intervento alla schiena. Per il fuoriclasse austriaco si tratta della sesta medaglia mondiale in carriera, il terzo oro, il primo in gigante e del secondo podio a questa rassegna di St. Moritz, dopo l'argento in combinata. A un passo dai 28 anni (li compirà il 2 marzo) si definisce"un operaio in cerca del proprio limite". Uno che ha già vinto 5 coppe del Mondo di fila e sta conquistando la sesta. In Coppa ha già vinto 43 gare (21 slalom, 20 giganti, una combinata e un superG). Lontano dalla zona medaglie, a 98/100 dall'oro, il francese Alexis Pinturault, grande atteso della vigilia che non è riuscito a bissare l'oro di specialità della connazionale Tessa Worley.
gli azzurri — Il migliore degli azzurri è Riccardo Tonetti, decimo a 1"16; 17° Florian Eisath a 1"71, 20° Manfred Molegg a 2"06 e 24° Simon Maurberger a 2"48. «Sono contento. Ho provato ad attaccare anche nella seconda manche, ho fatto un paio di errori in fondo che non ci volevano. Qui contano le medaglie, ma per me è un buon Mondiale, che mi dà fiducia per il futuro. Leitinger e io abbiamo fatto gare in cui eravamo lì lì - racconta l'azzurro -. Oggi lui ha trovato la giornata e ha vinto una bella medaglia. Onore a lui e la prossima volta spero di essere io al suo posto».
«Non mi sono piaciuto nell'approccio alla gara - ammette invece Florian Eisath, 17° - Mi sentivo pronto, ma oggi non sono stato abbastanza forte per portare a casa un risultato importante. Giornate che capitano, ma quando capita in un campionato del mondo fa molto male». «Ho provato, ma purtroppo non è andata come speravamo - le parole di Manfred Moelgg, 20° - Adesso ci concentriamo sullo slalom di domenica, per cercare di fare una bella gara. Non ho sciato come in allenamento. Nella prima manche ho avuto qualche problema di visibilità e nella seconda ho commesso qualche errore di troppo: a questo livello e sei subito indietro». Infine, Simon Maurberger, 24° convocato in extremis al posto dell'infortunato Luca De Aliprandini: «Ho sciato troppo in salita e così ti arrivano i secondi addosso. Mi concentro sulle prossime gare di Coppa Europa e cercherò di farle mie. La chiamata al Mondiale mi ha dato molta fiducia, credo in me stesso e sono contento di essere stato qua».
Domani penultima gara ai Mondiali, lo slalom donne. È la disciplina in cui l'Italia è meno competitiva. Le azzurre in pista - ore 9.45 e 13 - saranno Manuela Moelgg, Chiara Costazza, Irene Curtoni e Federica Brignone.