Il gol di Leonardo Bonucci. LaPresse

Il gol di Leonardo Bonucci. LaPresse

Il paradosso del 6 gennaio: il Milan ha tante occasioni ma vince con il gol più episodico del mondo. Milan-Crotone è finita 1-0 con un gol di Bonucci, il primo con la nuova maglia. Il capitano col 19 è stato uno dei migliori in campo, ma certo non per il gol. Quando Calhanoglu ha calciato un angolo da sinistra, Bonucci si è limitato a stare a centro area. Cordaz, il portiere del Crotone, è uscito e ha deviato con i pugni dritto sulla sua testa. Da lì la carambola da tre punti, neanche si giocasse a biliardo. Il Milan ha festeggiato - Bonucci ha esultato andando dal team manager Andrea Romeo, con cui aveva scommesso una cena, il senso dell’esultanza era “paghi tu” - e ha pensato di raddoppiare tre minuti dopo, quando Kessie ha girato in porta un pallone deviato dal solito Bonucci dopo il solito angolo da sinistra. Maresca ha convalidato, poi è andato a guardare la tv e ha annullato grazie alla Var. San Siro si è lamentato ma ha preso atto mentre Kessie, curiosamente, ha esultato due volte: prima per il gol, poi interpretando male l’indicazione dell’arbitro dopo il classico gesto del televisore.
IL PALO DI SUSO — Maresca ha annullato anche un gol di Kalinic oltre il 90' ma la vittoria, Var o non Var, è meritata. Abbastanza per riportare Gattuso alla pari con il Toro, a 28 punti. Il Milan non è stato devastante ma ha fatto passi avanti rispetto al passato e ha creato davvero tanto. Ha sequestrato la palla per ampi momenti della partita, ha concesso un paio di occasioni ma è rimasto sempre più o meno padrone. All’andata Montella aveva avuto un possesso record – oltre l’80%, neanche allenasse Guardiola – e il ritorno a tratti è stato in linea. Come spesso succede a San Siro, c’è un regola: quando si può, palla a destra dove Suso distribuisce creatività gratuitamente. Non per caso molte azioni principali del momento migliore milanista, alla fine del primo tempo, sono nate a destra, davanti alla panchina di Gattuso. Minuto 40: gran cross di Calabria, colpo di testa fuori di Cutrone. Minuto 41: Suso tiene palla a destra, poi trova Biglia al limite dell’area. Sul tiro dell’argentino, Cordaz devia in angolo. Minuto 42: Suso parte dalla solita posizione ma questa volta punta l’interno e calcia a giro col sinistro. Sembra l’ennesimo gol di Suso con marchio depositato – tiro a effetto sul secondo palo – ma Cordaz si allunga e devia sul palo. Sì, ma gli altri? Calhanoglu ha acceso e spento, andando in zona-gol con una accelerazione più tiro nel primo tempo. Cutrone ha lottato per due ma ha finalizzato nemmeno per uno. La palla migliore per lui è passata poco dopo il gol dell’1-0 quando Bonucci lo ha liberato in area con un lancio da piede fino: Patrick è arrivato bene ma ha deviato malissimo con la testa.
TROTTA E MANDRAGORA — Il Crotone invece ha due rimpianti e per spiegarli bisogna guardare in Campania, la regione di Trotta e Mandragora. Giovanni Crociata, cresciuto nel Milan tra esagerati complimenti da piccolo Iniesta, è entrato al 18’ del secondo tempo e un minuto dopo ha messo Trotta davanti al portiere con un tocco da giocatore vero. La parata di Donnarumma sull’ex attaccante della Nazionale Under 21 però ha cancellato l'occasione migliore del Crotone. Mandragora ne ha avuta un'altra, di testa nel finale, ma ha colpito male lasciando Zenga a 15 punti. A proposito di Zenga, WZ ha preso i cori poco simpatici della Curva Sud e per un po’ ha trovato un alleato nel suo portiere. Cordaz è cresciuto in una famiglia interista, ha giocato per l’Inter ed è rimasto nerazzurro quando Recoba, il preferito del presidente, gli ha rotto un polso con un tiro in allenamento. Facile che l'errore sul gol abbia rovinato l'Epifania anche ai parenti.