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Hamilton, Verstappen e Leclerc brillano. Vettel, il bilancio è magro. Top e Flop di metà stagione

Primi giudizi dopo 10 gare di campionato, con l’inglese della Mercedes sempre davanti. Il tedesco della Ferrari delude le grandi aspettative

Giusto Ferronato

Lewis Hamilton, primo in classifica con 223 punti. Getty

La F.1 è arrivata al giro di boa estivo, dunque è tempo di primi bilanci. Le prossime due domeniche a Hockenheim e Budapest daranno un profilo ancora più definito al campionato, prima dell’ormai tradizionale pausa estiva di agosto, con tre weekend di sosta. E allora, dopo 10 GP disputati, abbiamo scelto 10 nomi, 5 più brillanti e 5 più opachi, che fin qui sono stati protagonisti di questo Mondiale.

I TOP

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Lewis Hamilton – Appagato? Distratto? Più si aspettano un suo calo, più lui reagisce come una tigre. Dieci gare, sette vittorie, due secondi e un quinto posto. Pochi abbinano così tanto talento al saper ottimizzare il materiale a disposizione come lui. Il sesto Mondiale è già ipotecato.
Valtteri Bottas – Avere Hamilton come riferimento è di per sé una sfida titanica. Il finlandese, però, non sfigura affatto: solo una volta ha chiuso fuori dal podio (4° in Canada) e due GP li ha vinti. Basta intendersi: se l’obiettivo è il titolo, Valtteri ha deluso. Se sono i piazzamenti, sin qui è da 10.
Max Verstappen – È l’unico sempre a punti oltre ai due piloti della Mercedes. È l’unico non Mercedes ad aver vinto un GP. L’olandese della Red Bull è unico anche quando c’è da sorpassare e far divertire. Sono sempre di più quelli che si chiedono cosa accadrebbe se guidasse una Mercedes o una Ferrari.
Charles Leclerc – Al secondo anno di F.1, e con la pressione di farlo in Ferrari, ha sfiorato la vittoria due volte e fatto capire che Maranello ha fatto bene a puntare su di lui. Talento puro e voglia di migliorarsi lo hanno ormai già portato a ridosso di Vettel, in classifica e nella considerazione del team.
Lando Norris – Gli ultimi complimenti in ordine di tempo glieli ha fatti Lewis Hamilton. Al primo anno in F.1, il 19enne inglese tiene già testa al più navigato Carlos Sainz. In più porta in dote simpatia e autoironia, come spesso si nota dai suoi account social e nelle interviste. Nella F.1 degli ingessati, ci voleva uno così.

I FLOP

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Sebastian Vettel – Zero vittorie, tendenza a sbagliare nei corpo a corpo, fatica a estrarre il massimo dalla macchina. Fin qui è difficile trovare qualcosa da salvare nella sua stagione. Le aspettative su un 4 volte campione del mondo sono altissime, si sa. Sin qui il bilancio è troppo magro.
Pierre Gasly – Per il giovane francese non è facile avere Max Verstappen come riferimento, e infatti sta soffrendo il confronto. In Red Bull la pazienza è poca e deve assolutamente alzare l’asticella. Nell’ultima gara di Silverstone si è visto qualche segnale di crescita. Ma deve sbrigarsi.
Renault – Quando si parte per puntare al 4° posto e si ha in squadra una coppia come quella formata da Daniel Ricciardo e Nico Hulkenberg le aspettative sono alte. Invece in classifica, oltre ai due della McLaren (che è quarta, e con motore Renault...), davanti c’è pure Kimi Raikkonen.
Haas – Il team motorizzato Ferrari aveva la tendenza a partire bene e poi a pagare lo scotto dello sviluppo in corso d’opera. Adesso si è partiti anche male. In più Kevin Magnussen e Romain Grosjean aggravano la situazione tirandosi ruotate in pista. Fin qui un 2019 assai poco memorabile.
Williams – Zero punti in 10 gare, se ti chiami Williams, hai Robert Kubica e il promettente George Russell, sono un risultato imbarazzante anche solo da commentare. Claire Williams non vuole vendere, ma che senso ha svalutare (e involontariamente umiliare) così il glorioso cognome di famiglia?

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