Ok, Suso. Parliamone. Ma in quali temini? È andata più o meno così, mancano le virgolette ma poco sposta. Storia di un’idea di inizio estate, di una chiacchierata tra l’agente dell’attaccante spagnolo e il direttore sportivo dell’Inter Piero Ausilio. Storia di una proposta, storia pure di una risposta: Suso ci piace, ma è un’operazione che potremmo portare avanti soltanto attraverso contropartite tecniche. E le contropartite che diciamo noi, non certo il Brozovic citato in qualche discorso extra Inter. Ed ecco allora nascere quasi spontanea l’associazione di idee, vuoi per il ruolo in campo – assai simile, anche se con caratteristiche tremendamente diverse – vuoi perché Antonio Candreva è un calciatore (non l’unico) sul quale l’Inter è disposta a fare ragionamenti.
punti fermi — Qui ci si è fermati, al momento. E non si è andati avanti, anche perché Candreva, che per motivi personali vuole restare a Milano e dunque esclude l’eventualità di una cessione, ha fatto capire sul nascere il suo no anche all’ipotesi di un trasferimento nella stessa città. Di sicuro, di questa storia, agli atti restano un paio di punti fermi. Primo: il gradimento intorno a Suso da parte dell’Inter c’è, e non certo da pochi giorni. Risale alla scorsa estate, come poi svelato dallo stesso spagnolo nel corso dell’ultima stagione. E lo stesso Spalletti ne apprezza la caratteristiche che in qualche modo gli ricordano quelle del Salah romanista. Secondo: se il nome dell’attaccante è uscito in un incontro tra l’agente e Ausilio, vuol dire che il futuro di Suso è tutt’altro che scontato. Ma questo all’Inter al momento interessa meno.
avanzata — Però magari può far comodo anche sotto un’altra ottica. Che l’Inter abbia bisogno di un esterno d’attacco a destra è storia nota. E che lo stia cercando di piede mancino, lo raccontano i fatti. Da una parte Suso, allora. Dall’altra un passo in avanti nella trattativa Malcom, che da un paio di settimane era su un binario morto. Ieri in sede Ausilio ha ricevuto Federico Pastorello, regista dell’operazione con il Bordeaux. "I francesi hanno capito che di fronte a un’offerta il giocatore partirà". Lo sa anche Ausilio, che ha già in tasca il gradimento del brasiliano, 21 anni, 19 gol nelle ultime due edizioni di Ligue 1. Il segnale positivo che Pastorello ha recapitato in sede è che è il Bordeaux – inizialmente fermo su una valutazione di 45 milioni di euro per una cessione a titolo definitivo – adesso ha aperto all’ipotesi di un prestito con diritto di riscatto. Ovvio, però, che per convincere il club francese sia necessario alzare il più possibile l’entità del prestito, con una cifra superiore ai cinque milioni di euro. Però dalle ultime ore l’Inter esce con la convinzione che l’affare Malcom sia molto più fattibile rispetto alla famosa cena tra Ausilio e il Bordeaux di inizio giugno. Magari anche per merito di...Suso.